La nostra storia

Siamo una comunità di persone con la tetraparesi spatica, con la tetraplegia e con malattie degenerative che insieme ai genitori abbiamo deciso di creare l’associazione TecnologicaMente inSuperAbili.

Crediamo fermamente che le tecnologie consentano di:

  1. Incrementare l’autonomia e l’indipendenza specialmente in ambito domestico;
  2. Migliorare la qualitàdella vita nostra e dei nostri genitori;
  3. Favorire la socializzazione e l’inclusione anche, nella prospettiva di un ambito lavorativo.

L’Associazione ha iniziato a prendere forma durante la Pandemia, ispirandosi all’idea del mutuo aiuto nell’utilizzo delle tecnologie e, conseguentemente, abbiamo deciso che le esperienze maturate in quella fase continuassero per divenire patrimonio comune per chiunque abbia problematiche simili alle nostre. L’Associazione è inoltre aperta a nuovi ambiti di attività differenziate e diverse da quelle tecnologiche, in riferimento a interessi che i soci potranno maturare e condividere.

Da tali premesse, abbiamo deciso di creare il sito di TecnologicaMente inSuperAbili come punto di riferimento dal quale partire per l’attuazione di una Comunità a rete di mutuo aiuto aperta, nella quale è possibile aiutare e aiutarsi, conoscere, imparare, contribuire, condividere, partecipare, cooperare a individuare soluzioni ad hoc, trovare nuove opportunità, prendere conoscenza delle proprie capacità per una vita indipendente, compatibilmente con le proprie capacità funzionali residue.

Chi volesse approfondire sulle nostre attività veda l’art. 3.2 del nostro statuto a pagina 2.

L’Associazione è anche il luogo dove si possono condividere le problematiche sociali e lavorative che, quotidianamente, le persone con disabilità motorie gravi devono affrontare al fine di trovare delle soluzioni, da promuovere e portare a conoscenza delle Istituzioni e degli Enti pubblici più consoni. Soluzioni che permettano di agevolare e facilitare l’inclusione sociale e lavorativa nonché di assicurare una qualità di vita migliore per le stesse persone che per i famigliari.

Nel collocare al centro la persona, le sue esigenze e le sue abilità, abbiamo  ribaltato il nostro ruolo: da consumatori passivi di tecnologie ci siamo trasformati in erogatori attivi di servizi e di soluzioni tecnologiche.

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