Una soluzione tecnologica di riconoscimento vocale per interagire con gli assistenti vocali per una persona con disartria

Una soluzione tecnologica di riconoscimento vocale per interagire con gli assistenti vocali per una persona con disartria

Finalmente, degli studi e delle soluzioni tecnologiche che consentano a una persona con disartria di interagire con gli assistenti vocali e di superare i limiti imposti dagli stessi.

Gli assistenti vocali sono uno degli strumenti di supporto per le persone con disabilità che hanno iniziato o stanno per iniziare un loro percorso di autonomia e indipendenza. Sono uno strumento abilitante per essere autonomi in contesti di Smart home  e per supportare le proprie relazioni sociali. Tuttavia, il presupposto di questi strumenti è quello di pronunciare i comandi vocali in modo tale che siano comprensibili ai sistemi di riconoscimento automatico del parlato, oggi disponibili. Ciò si scontra con la realtà delle persone che hanno delle difficoltà nell’articolare le parole (es. disartria) o che hanno un tono di voce fievole o, in generale, una produzione verbale atipica.

Lo studio https://ieeexplore.ieee.org/document/10181220, pubblicato da IEEE, affronta questo tema focalizzandosi e dando una risposta ai milioni di persone affette da disartria in tutto il mondo poiché per loro l’interazione vocale è impossibile. Infatti, le attuali tecnologie Automatic Speech Recognition (ASR) non sono robuste per i loro comandi vocali atipici. Quindi queste persone, che convivono anche con gravi disabilità motorie, non possono beneficiare dei tanti servizi messi a disposizione dagli assistenti vocali che potrebbero supportare la loro quotidianità. 

Il documento propone un approccio di nuovo al riconoscimento di parole isolate in presenza di condizioni di disartria, insieme all’implementazione di modelli ASR personalizzati su nodi di edge computing basati sulla tecnologia machine learning

L’obiettivo è l’implementazione di una soluzione portatile a basso costo atta a funzionare accanto all’utente con disabilità, per es. installata sulla carrozzina o collocata vicino al letto della persona. Gli esperimenti mostrano la bontà (in termini di accuratezza) della soluzione di riconoscimento vocale, proposta in questo documento rispetto ad altri studi sul riconoscimento di parole isolate per disturbi del linguaggio. 

Davide Mulfari, primo firmatario della ricerca, e membro di TecnolgicaMente inSuperAbili, ha realizzato l’app CapisciAMe che permette di apprendere il parlato della persona con disartria e, successivamente, di riconoscere determinate parole pronunciate dalla stessa persona. CapisciAMe è disponibile gratuitamente su Play Store e su App Store, mentre una estensione del software (detta “SentiAMe”), che è in fase di studio e test presso il team di TecnolgicaMente inSuperAbili, consente di interagire con gli assistenti vocali,. 

Davide e  TecnolgicaMente inSuperAbili stanno cercando dei donatori di voce con disartria. Chiunque desideri donare la propria voce o per avere maggiori informazioni può scrivere a info@tecnologicamenteinsuperabili.org.

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