Comunicare è un diritto di tutti. Proviamoci con AlterECO
La comunicazione è un diritto fondamentale e uno strumento essenziale per esprimere pensieri, emozioni, bisogni e desideri, costruendo così relazioni e partecipazione sociale. Tuttavia, per molte persone con parlato atipico, come per esempio disartria, comunicare oralmente e farsi capire dai propri interlocutori (specialmente se sconosciuti) può essere estremamente difficile.
La disartria è un disturbo motorio della parola causato da danni al sistema nervoso, che compromettono il controllo dei muscoli deputati all’articolazione del linguaggio. Può derivare da condizioni neurologiche come ictus, traumi cranici, malattie neurodegenerative (ad esempio Parkinson, sclerosi laterale amiotrofica, sclerosi multipla) o paralisi cerebrale infantile.
Le difficoltà comunicative legate alla disartria non si limitano all’ambito linguistico, ma hanno profonde ricadute sulla qualità della vita. Sentirsi esclusi dalle conversazioni, non poter esprimere liberamente i propri pensieri o essere fraintesi può minare l’autostima e il senso di appartenenza.
Per superare questa barriera le persone con disartria devono ricorrere alla Comunicazione Aumentativa e Alternativa (CAA) che permette di sostituire la comunicazione orale con quella scritta che a sua volta, attraverso, un sintetizzatore vocale produce il parlato della persona disartrica. Se da un lato questi ausili di CAA facilitano la comunicazione, dall’altro la scrittura di una frase richiede molto più tempo rispetto a quello necessario per esprimere il proprio pensiero oralmente.
Per affrontare questa problematica, è oggi disponibile CapisciAMe AlterECO, sviluppata da Davide Mulfari e progettata per aiutare le persone con disartria, che comunicano in italiano ma non riescono a farsi comprendere facilmente dai loro interlocutori. L’app converte in tempo reale la loro voce in un testo leggibile e in un parlato sintetizzato ma comprensibile. La comunicazione viene così resa possibile o comunque semplificata. L’app permette anche di interagire vocalmente con i sistemi LLM che rendono disponibili e facilmente accessibili servizi di traduzione multilingua e di ricerca.
AlterECO nasce dal progetto CapisciAMe di Davide Mulfari(*), con l’obiettivo di abbattere le barriere comunicative e digitali per chi ha un parlato atipico. L’app AlterECO è in fase sperimentale, essa presenta i migliori risultati con le persone che hanno parte attiva nel progetto attraverso la donazione della loro voce con l’app CapisciAMe. Tra questi vi sono i membri dell’associazione di Tecnologicamente inSuperAbili APS, che, nel tempo, hanno e stanno donando la propria voce, contribuendo alla crescita del progetto CapisciAMe e del suo ecosistema digitale.
L’app AlterECO è disponibile gratuitamente su Google Play Store e Apple App Store.
Chi desidera contribuire al progetto CapisciAMe donando la propria voce con disartria, o desidera ricevere maggiori informazioni, può scrivere a: info@tecnologicamenteinsuperabili.org
oppure direttamente a Davide
davidemulfari@gmail.com
(*) Davide Mulfari è un ingegnere informatico e membro Tecnologicamente inSuperAbili APS. Ideatore e sviluppatore del progetto CapisciAMe, ha recentemente conseguito il PhD Nazionale in Intelligenza Artificiale
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